Passato:

Pietre miliari importanti del SEV

Cento anni traboccanti di storia, tradizione, identificazione e coesione.

2018-1999
2018
22 settembre

#ENOUGH18

Oltre 20 mila persone a Berna in difesa della parità.

18 giugno

Circa 1400 ferrovieri in piazza per il loro CCL

Su invito del Sindacato del personale dei trasporti (SEV), i ferrovieri scesi in piazza lunedì 18 giugno a Bellinzona e in altre località della Svizzera sono stati numerosi. I ferrovieri hanno inviato un messaggio molto chiaro alla direzione delle FFS, poiché nel quadro del rinnovo del Contratto collettivo di lavoro (CCL), le FFS mantengono le loro posizioni: risparmiare sulle spalle del personale.

2017
19 dicembre

FAIRLOG

Un’alleanza strategica nel settore della logistica. FAIRLOG nasce nel 2017: SEV, syndicom e Unia si uniscono per migliorare le condizioni di lavoro nel trasporto merci e nella logistica.

25 giugno

NLM: Sciopero sul bacino svizzero del Lago Maggiore

Le maestranze entrano in sciopero contro il licenziamento di 34 dipendenti sul bacino svizzero. La lotta sulle acque del Lago Maggiore resterà uno dei punti centrali delle attività del SEV nel 2017 e nel 2018. Dopo una lotta die oltre 20 giorni, è stato negoziato un CCL, entrato in vigore nel 2019, dopo il passaggio dell'Ufficio cantonale die conciliaziome.

2016
8 dicembre

No ai bus del dumping

Il SEV ha tirato l’allarme contro il dumping sociale e salariale praticato dai bus a lunga percorrenza, con in testa quelli della compagnia Flixbus. Il SEV ha invitato i media ad una visita a Zurigo e Ginevra.

10 settembre

In marcia per l’iniziativa AVSplus

Più di 20'000 persone sono venute da Berna per sostenere AVSplus.

27 maggio

Sui binari svizzeri salari svizzeri

Occupando simbolicamente i binari delle stazioni merci di Basilea Muttenz e di Chiasso, i sindacati dei ferrovieri hanno richiamato l'attenzione alle loro richieste in concomitanza con l'apertura della galleria di base del San Gottardo. Insieme, i sindacati europei, tedeschi e italiani unitamente al Sindacato svizzero dei trasporti SEV, sostengono il principio per cui al personale estero deve essere riconosciuto il salario del paese in cui il lavoro viene svolto.

2015
28 maggio

La pioggia di guai dell’UFT

I/le militanti del SEV non le mandano a dire all’Ufficio federale dei trasporti. Peter Füglistaler ha constatato che la base del SEV era pronta a difendersi e a proteggersi contro la pioggia di guai generata dalle scelte del suo ufficio. Al centro dell’ira della base la decisione di Crossrail e la strategia dei trasporti pubblici 2030.

2014
19 novembre

Sciopero ai TPG

Dopo anni di impegno sindacale per migliori condizioni di lavoro dei conducenti e dopo mesi di lotta in difesa dei salari e impieghi di tutti i colleghi, lo scorso 4 dicembre la sezione SEV/TPG ha potuto festeggiare una vittoria strepitosa.

2013
21 settembre

No al furto delle rendite

Il SEV, unitamente ad altre organizzazioni a lei vicine, è sceso in strada: il 21 settembre 2013 circa 15000 membri dei sindacati hanno manifestato nelle strade di Berna contro il dumping salariale ed il furto delle rendite. Il SEV ha in particolare denunciato l’assurda idea delle rendite variabili, propugnata dalla cassa pensioni FFS.

2011
19 novembre

«Senza di noi non ci sono trasporti pubblici!»

Nella sua giornata della migrazione, svoltasi sabato 19 novembre a Olten, il SEV ha lanciato una campagna per contrastare la xenofobia e le continue polemiche politiche nei confronti di straniere e stranieri in Svizzera.

2009
19 settembre

« La truffa delle casse pensioni »

Il 19 settembre 2009, nonostante la pioggia battente, oltre 7000 membri del SEV manifestarono a Berna contro « la truffa delle casse pensioni » e successivamente parteciparono a una grande manifestazione dell’USS.

2008
7 marzo

Lo sciopero degli stabilimenti industriali di Bellinzona

Lo sciopero degli stabilimenti industriali FFS di Bellinzona ebbe inizio quando, il 7 marzo 2008, il Responsabile di FFS Cargo Nicolas Perrin annunciò di fronte all’assemblea dei di
pendenti che a Bellinzona la manutenzione delle locomotive sarebbe stata soppressa e la manutenzione dei vagoni merci privatizzata. La battaglia dei lavoratori si protrasse per un mese. La decisione di chiusura e privatizzazione degli stabilimenti mostrava un chiaro tradimento da parte di FFS Cargo nei confronti dei dipendenti. Già l’anno precedente FFS Cargo aveva già annunciato il taglio di 70 posti di lavoro all’interno degli stabilimenti, ma aveva fornito, al contempo, la garanzia di investimenti a lungo termine in quella sede industriale. Gli avvenimenti di Bellinzona erano parte di un’intera catena di tentativi non ben ponderati di riorganizzazione di FFS Cargo.

2006
23 settembre

Manifestazione contro la crisi nelle negoziazioni CCL FFS

Nel 2006 vi furono le controversie più aspre in merito al rinnovo del CCL FFS, con una disdetta anticipata da parte delle FFS che chiedevano ampie misure di smantellamento. I negoziati si protrassero per mesi e il SEV iniziò a preparare concretamente azioni di sciopero qualora si fosse prospettato il vuoto contrattuale. Grazie ad una buona mobilitazione della base, il SEV riuscì ad evitare che le FFS mettessero in discussione il « contratto sociale ». Ma altri risultati furono particolarmente dolorosi, in particolare l’estensione a 41 ore della settimana lavorativa e la riduzione di diverse indennità. In termini di progressi, il CCL 2007 ha introdotto una settimana di vacanze supplementare per tutti e un congedo di paternità retribuito della durata di cinque giorni.

2003
14 marzo

Azione contro il dumping sociale

Azione del SEV et dell'ETF contro il dumping sociale, stazione smistamento di Muttenz.

2001
1 gennaio

Inizia l’era dei CCL!

Dopo oltre 20 tornate di trattativa e un’importante manifestazione a Bellinzona, il 1° gennaio 2001 entrano in vigore i primi CCL FFS e FFS Cargo. Grazie al SEV, ad oggi sono stati creati circa 70 CCL.

1999
1 gennaio

Lotta sulla riforma delle ferrovie

La riforma ferroviaria approvata dal Parlamento nel marzo 1998 ed entrata in vigore all’inizio del 1999 fu senza dubbio la più grande riorganizzazione del sistema di trasporto pubblico dalla nazionalizzazione delle linee principali avvenuta nel 1902. Oltre all’agguerrita concorrenza degli altri modi di trasporto si sarebbe aggiunta, almeno in alcuni ambiti, la concorrenza tra le diverse imprese ferroviarie. Sebbene il SEV dichiarò ben presto la sua fondamentale opposizione a qualsiasi privatizzazione e deregolamentazione, alla fne accompagnò seppur criticamente la riforma del settore ferroviario. Il motivo principale era lo sdebitamento delle FFS. Allo stesso tempo il SEV riuscì a salvaguardare in larga misura gli impieghi e le condizioni di lavoro del personale.

1998-1979
1996
8 agosto

Azione cactus

Nel dicembre del 1996, il logo «Aktion Kaktus» (azione cactus) fu affsso su oltre l’80% delle locomotive delle FFS e applicato sulle divise dei ferrovieri. L’azione cactus era una delle azioni di protesta delle sottofederazioni del personale viaggiante, la LPV e la ZPV, contro i tagli salariali.

1993
31 marzo

«Contratto Sociale»

Tuttavia, a partire dagli anni ’90 iniziarono a rafforzarsi cerchie neoliberali che mettevano radicalmente in discussione le conquiste centrali dei sindacati, come le assicurazioni sociali e il servizio pubblico. La crescente razionalizzazione dei trasporti pubblici portò inoltre a importanti tagli di impieghi. Soltanto le FFS ridussero di circa un quarto il proprio organico. Il SEV riuscì fnalmente a garantire che questa massiccia riduzione di personale venisse attenuata attraverso misure sociali. Il « contratto sociale »sottoscritto dalle FFS e dal SEV il 31 marzo 1993 fu un elemento cruciale. Questo accordo garantiva ai funzionari e ai dipendenti fssi un’occupazione e la tutela dei diritti acquisiti nella misura in cui fossero disposti ad assumere altri incarichi ragionevoli. Grazie al contratto sociale la riduzione di impieghi non avvenne attraverso licenziamenti, ma prepensionamenti e parziali trasferimenti di personale.

Testo da "Sindicato del personale dei trasporti - Viaggio nel tempo" di Adrian Zimmermann

1992
27 settembre

NLFA

Il SEV si impegnò molto in tali occasioni e le votazioni (ad eccezione della Legge sul trasporto aereo, per la quale aveva supportato un referendum dell’ATA) ebbero tutte gli esiti auspicati: il
27 settembre 1992 fu accettata con il 63,3 percento di voti favorevoli la proposta per le Nuove trasversali ferroviarie alpine (NTFA). Nella lotta per il voto per la tassa sul trasporto pesante commisurata alle prestazioni introdotta nel 1998, il SEV si posizionò in prima linea con un’ampia serie di iniziative di impatto mediatico: il Presidente del SEV Ernst Leuenberger davanti all’autobus delle votazioni.

1991
14 giugno

Sciopero delle donne

Con l’impressionante sciopero delle donne del 14 giugno 1991, indetto dalle lavoratrici del settore orologiero organizzate nella Federazione svizzera dei lavoratori metallurgici e orologiai (FLMO), le donne di tutta la Svizzera richiamarono l’attenzione sulla discriminazione femminile ancora diffusa nel mondo del lavoro e nella vita di tutti i giorni vent’anni dopo l’introduzione del suffragio femminile e dieci anni dall’iscrizione nella Costituzione federale di un articolo sulla parità. Anche i gruppi di donne del SEV parteciparono attivamente allo sciopero, riuscendo ad inserire con crescente successo le problematiche delle donne ferroviere nell’agenda interna del SEV.

3 giugno

Commissione femminile

La commissione femminile fu ancorata negli statuti del SEV durante il congresso del 1991. Gli sforzi per rivolgersi in modo più mirato alle donne diedero i loro frutti e il SEV riuscì ad accrescere notevolmente la quota femminile dei suoi aderenti: ora un socio su sei era donna. Le donne fecero il proprio ingresso anche nei comitati direttivi. Helène Weber fu la prima donna a ricoprire la funzione di segretaria sindacale nel 1991.

1987
1 gennaio

Settimana lavorativa di 42 ore

Nel 1987, al termine di una lunga battaglia politica, viene introdotta la settimana lavorativa di 42 ore per il personale federale.

1982
27 novembre

Manifestazione per l’introduzione delle 42 ore di lavoro settimanali

Grande manifestation du personnel fédéral sur la Place fédérale à Bern.

1978-1959
1972
16 settembre

Manifestazione di protesta SBV

Il 16 settembre 1972, 1500 membri parteciparono alla manifestazione di protesta della sottofederazione del personale d’esercizio e di vendita (SBV): il ritrovo di fronte all’Hotel National di Berna. Con una grossa azione di mobilitazione il personale di stazione riuscì ad ottenere che le FFS riconoscessero, tramite l’accordo sulle funzionarie di stazione dal nome «salario uguale per un lavoro di uguale valore», la parità delle donne come lavoratrici dipendenti

1971
7 febbraio

Riconoscimento del diritto di voto alle donne

Il SEV si impegna a fondo nella campagna in favore del diritto di voto alle donne. Per il SEV, come per tutti gli altri sindacati, era naturale schierarsi a favore dell’estensione del diritto di voto alle donne.

1966
1 gennaio

Grande manifestazione per l’introduzione delle 44 ore di lavoro settimanali per il personale federale

Nel 1966, il personale federale si batté con successo per una riduzione della settimana lavorativa da 48 a 44 ore.

1961
1 gennaio

La «sistematizzazione»

Tra le condizioni di lavoro delle ITC e delle FFS, ma anche tra le diverse ITC, sussistevano talvolta grosse differenze. Le condizioni di lavoro erano regolamentate in genere da «regolamenti di servizio» propri alle singole aziende. A partire dal 1961, l’introduzione della cosiddetta «sistematizzazione della spesa per il personale», fondata sulla Legge federale sulle ferrovie (LFerr) del
1957 e ottenuta grazie alle battaglie del SEV, portò una certa unitarietà. L’articolo 58 della Legge prevedeva che le ITC potessero richiedere il supporto dello Stato per coprire i loro defcit. Il SEV riuscì a far sì che ciò si applicasse anche alle spese per il personale. Da quel momento, le ITC ebbero la possibilità di far valere le loro spese per il personale fno ad un importo massimo pari alla media del costo del personale delle FFS. In tal modo, le variazioni salariali delle FFS avevano effetti anche sul personale delle ferrovie private. La «sistematizzazione» fu defnita all’interno di alcuni regolamenti dell’Uffcio federale dei trasporti (UFT) «in accordo» con il VST, il SEV e la minoranza sindacale cristiana.

Testo da "Sindicato del personale dei trasporti - Viaggio nel tempo" di Adrian Zimmermann

1958-1939
1948
6 luglio

Introduzione dell’AVS

Il 6 luglio 1947, il popolo approva in votazione la legge sull’AVS. Le prime rendite vengono versate all’inizio del 1948. Il SEV è stato uno dei pionieri nella lotta per l’introduzione dell'AHV.

1938-1919
1932
11 settembre

Grande manifestazione contro i tagli salariali

Un rappresentante particolarmente irruente della politica deflazionistica fu il reazionario direttore del Dipartimento delle finanze, il consigliere federale Jean-Marie Musy. Nel 1932 chiese al Parlamento di ridurre del dieci percento i salari del personale federale con la « Lex Musy » che porta il suo nome. L’11 settembre 1932, prima del dibattito parlamentare i sindacati organizzarono manifestazioni di protesta in tutto il Paese alle quali presero parte complessivamente 100 000 persone. Contro la decisione del Parlamento di ridurre i salari del 7,5 percento, quindi poco meno di quanto richiesto da Musy, i sindacati e le associazioni degli impiegati lanciarono il referendum, raccogliendo un numero di firme oltre dieci volte superiore alle 30’000 allora necessarie.

Testo da "Sindicato del personale dei trasporti - Viaggio nel tempo" di Adrian Zimmermann

1927
30 giugno

Approvazione dello statuto dei funzionari

Lo statuto dei funzionari del 1927 diede origine a una regolamentazione chiara e uniforme delle condizioni d’impiego per le FFS e il rimanente personale federale. Pur garantendo gli adeguamenti salariali raggiunti negli anni attorno allo sciopero generale, lo statuto dei funzionari del 1927 conteneva anche limitazioni molto problematiche del diritto di sciopero e di associazione.

1920
26 luglio

† Emil Düby

Emil Düby si spense già il 26 luglio del 1920 dopo breve malattia. La sua successione alla segreteria generale fu assunta dal funzionario di stazione Robert Bratschi (1891–1981), che rimase in carica fno al 1953 e che per decenni contribuì a forgiare non solo il SEV, ma l’intero movimento sindacale svizzero.

1919
30 novembre

La fondazione del SEV

Cento anni fa, domenica 30 novembre 1919, presso il municipio di Berna, i seguenti quattro sindacati dei trasporti pubblici si unirono per istituire la Federazione svizzera dei ferrovieri (SEV):

  • l'associazione per il personale delle imprese ferroviarie e di navigazione avapore svizzere (VSEA)
  • l'unione degli operai delle imprese svizzere di trasporto (AUST)
  • il sindacato svizzero del personale di locomotiva SLPV
  • il sindacato svizzero del personale treno SZPV

Nell’assemblea costitutiva, i delegati elessero a segretario generale del SEV l’ex impiegato amministrativo e consigliere nazionale socialdemocratico Emil Düby (1874–1920), mentre alla presidenza fu eletto l’avvocato bernese Harald Woker (1883–1944).

La fusione delle associazioni dei ferrovieri nel SEV avvenne quasi esattamente un anno dopo lo sciopero generale del 12–14 novembre 1918, culmine dei conflitti sociali nella storia della Svizzera moderna. La stragrande maggioranza delle ferroviere e dei ferrovieri aveva partecipato allo sciopero nazionale, paralizzando per tre giorni il traffico ferroviario. L’istituzione del SEV fu l’espressione del desiderio dei ferrovieri di creare un sindacato comune quale parte del movimento operaio svizzero e internazionale nonostante la varietà delle loro categorie professionali.

Testo da "Sindicato del personale dei trasporti - Viaggio nel tempo" di Adrian Zimmermann

Immagine: Momenti dello sciopero generale alla stazione di Bienne.

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